sabato, giugno 01, 2019

bia-4.1 Dizionario delle Leggi del Regno di Napoli (1788), Voci estratte: Accademia delle Scienze e Belle Lettere.

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Testo originale online.
ACCADEMIA DELLE SCIENZE E BELLE LETTERE.
 S'istituisca in Napoli. Sotto nome di scienze si comprendano la Matematica, e la Fisica in tutta la sua estensione. Per Belle Lettere s’intenda la Storia, ed Erudizione antica, e quella de’ mezzi tempi. Se ne stabiliscano le regole. D. 22 Giugno 1778. Gli Accademici pensionarj non si dispensino da fare la memoria annuale, senza del real permesso. Non potendo alcuno di essi adempire a tale obbligo, domandi la grazia di passare ad Accademico onorario, che gli sarà dal Re accordata. Si ricevano dal Presidente le memorie, che alcuno vorrà presentare; e rimese alla revisione de‘ Censori, trovandosi degne del Pubblico, ne passi l’avviso, perché avrà il Re la clemenza di dichiarare l'Autore socio dell’Accademia. Sian però le medesime di argomenti nobili, interessanti, e di pubblica utilità, e non di punti inutili, e di puerile erudizione. Si promuova il più che si possa l‘intrapresa riforma della Storia del regno con proporsi onesta gratificazione a chi si esibirà di concorrere a tal’Opera col Segretario della Real Accademia.

bia-4: L. Dizionario delle Leggi del Regno di Napoli, Tomo Primo, Napoli 1778.

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Testo online.
DIZIONARIO
delle Leggi
del
Regno di Napoli
tratto da fonti
Delle Costituzioni, Capitoli, Riti, Arresti,
Prammatiche, e Consuetudini di Napoli.
Lo precede brevissima notizia della serie de’ Regnanti,
delle Leggi, e de Magistrati del Regno:
e lo segue copioso indice degli Articoli
Tomo Primo: Ab = Abigeato - Cu: Curia.
In Napoli
Pressi Vincenzo Manfredi
con licenza de’ Superiori.
MDCCXXXVIII.

DIZIONARIO
Testo online.
delle Leggi
del
Regno di Napoli
tratto da fonti
Delle Costituzioni, Capitoli, Riti, Arresti,
Prammatiche, e Consuetudini di Napoli.
Lo precede brevissima notizia della serie de’ Regnanti,
delle Leggi, e de Magistrati del Regno:
e lo segue copioso indice degli Articoli
Tomo Secondo: Da = Danni - Ju: Jus.
In Napoli
Pressi Vincenzo Manfredi
con licenza de’ Superiori.
MDCCXXXVIII.

Testo online.
DIZIONARIO
delle Leggi
del
Regno di Napoli
tratto da fonti
Delle Costituzioni, Capitoli, Riti, Arresti,
Prammatiche, e Consuetudini di Napoli.
Lo precede brevissima notizia della serie de’ Regnanti,
delle Leggi, e de Magistrati del Regno:
e lo segue copioso indice degli Articoli
Tomo Terzo: La = Ladri - Ru: Ruffiani.
In Napoli
Pressi Vincenzo Manfredi
con licenza de’ Superiori.
MDCCXXXVIII.

DIZIONARIO
Testo online.
delle Leggi
del
Regno di Napoli
tratto da fonti
Delle Costituzioni, Capitoli, Riti, Arresti,
Prammatiche, e Consuetudini di Napoli.
Lo precede brevissima notizia della serie de’ Regnanti,
delle Leggi, e de Magistrati del Regno:
e lo segue copioso indice degli Articoli
Tomo Quarto: D
Sa = Sacerdoti - Zi: Zingari.
In Napoli
Pressi Vincenzo Manfredi
con licenza de’ Superiori.
MDCCXXXVIII.

***
 VOCI ESTRATTE

Dal Tomo Primo:
 - Accademia delle Scienze e Belle Lettere.
-

lunedì, marzo 04, 2019

Istruzioni: §1- Dedica a Cavalcanti.

 
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Testo online.
A SUA ECCELLENZA 

• * 

• 1 IL SIGNOR MARCHESE 

D* ANGELO CAVALCANTI 

SPETTABILE LUOGOTENENTE 

DEL SUPREMO TRIBUNALE DELLA REGIA CAMERA 

tee. 8cc. $cc. 



SI meraviglierà per ventura V. E., che un uomo ignoto, quale 
io mi fono, ardifea di fregiare col di lei Venera tiflimo Nome , e 
prefentarle coraggiofameme un Libro , il quale non C è riputato 
finora monumento degno , e proprio a decorare la Repubblica Letteraria . Ma io ferma- 
mente confido nella di L«i benignità, che afcoltando i motivi, onde a ciò fare mi 
iòno indotto , non Colo mi riputerà meritevole di perdono , ma in oltre, approverà la 
mia rifoluzione , come difficile , per non dire imponibile , ad efeguirfi altramente . 
11 coftume delle Dedicatorie nacque co’ Libri ; e inai non furono indiritte , che a 
Personaggi conti , e ikmofi per Nobiltà , Merito , e Dottrina • prerogative , le quali 
a dir vero formavano tre principali oggetti del fine . Originava dalla prima il favor 
della protezione contro a taluni geoj disdegnofi , che tutto (ereditano per cofrume, anzi 
che per forza di raziocinio . Produceva il fecondo belliffima opportunità di palelàr 
gl' interni movimenti di un attira’ offequiofo , che non poteanfi reprimere fenza privare 
di un dovendo tributo la gloria , acquiftata col capitale delle Virrìt . E rifultava dalla 
terza la ficura prevenzione della utilità del Libro , che non farébbefi altramente accoko 
da dn Ingegno dotato di fcelte cognizioni , e fopraffino Criterio . 

• x La 


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#( nr. )* 


La Guida delle Università' di tutto il Regno di Napoli compolta 
dal Dottor D. Lorenzo Cervellino , ed illuftrat* pofteriormente da tre Valent’ 

Uomini , avea bifogno indifpenlàbile di un Protettore , in cui fi foffero incontrate 
le anzidette prerogative ; fpecialmente or che rivede per mezzo de’ mìci Torchi k 
pubblica luce. Io non ho dovuto gfhn tempo maturarne la fcelta ; poiché immantinenti 
mi fon veduto nell’ obbligo di ammirare nella Degnifftma Persona di V. E. il fingolar 
concorfo delle prerogative medefime , che manifeftamente tralucono nel ■ di lei Animo 
Grande . Bifogna che non fappia la Storia <T Italia , chi non ha piena contezza . delle 
luminofe Cefta , per le quali tanto in guerra , che in pace ben era contraddiftinta fin 
da’ principi del Secolo XIII. in Tofcana la Famiglia de’ CAVALCANTI. Nè può fenza 
roffore ignorarti , che i Gloriosi Rampolli di eflà infiammati mai Tempre da una 
eroica e vera virtù, fecero di fe ftelfi un generofo facrificio al pubblico bene, e di quelk 
Nobiltà fi rendettero degni , che ha fondamento nella foda impreflion prodotta nelk 
mente de’ Savj dalle giulle, utili , ed onefte operazioni : vana oilentazione ed immagi- 
naria grandezza effendo quella, onde per lo più fon regalati dalla fortuna Uomini deboli, 
fervi de’ proprj affetti, e nati per viver foltanto a loro medefimi. Quegli Eroi furono , 
ch’eternando il lorNome, per la ferie mai non interrotta di un’ antichiffiina e fplendida 
Nobiltà tramandarono nelle vene di V. E. egualmente puro e Nobil Sangue, ed ereditar 
le fecero una mente dominatrice , e un cuore pieno di quel maeftofo contegno , che la 
rende da tutti intimamente amata e riverita . 

Ma comecché grandemente conduce -alla morale formazione dell’ animo la gloria e 
l’alta rinomanza degli Antenati, pur feppe V. E. contribuirvi colla propria virtuok 
condotta , da cui le provvennero le idee più fublimi , e le migliori nozioni , che cofti- 
tuifcono in Lei una generofità non affettata, una foftenutezza avvenente, una immovibil 
coftanza , una perfpicacia antiveggente , ed una prudenza quanto grave , altrettanto invi- 
diabile nelle imprefe più malagevoli . Nel colmo di quelle perfezioni fece la E. V. malfi- 
mamente confiftere l’ afforbente del proprio merito , men perfetto riputandolo , fe dalle 
ordinarie forgi ve derivato mai foffe ■ Di fatti fi vide sfavillare oltremodo fin da’ primi 
tempi della di lei Avvocaz'u, nell' efercizio delk quale ammirò il Foro Napoletano 
il vero e irreprenfibile Sacerdote della Giustizia , e l’infaticabil Coltivatore ' 

della Giureprudenza filofofica ed univerkle ; in guik che fra tanti , che nel tempo 
Beffo fiorirono, a V. E. fokmente farebbe (lato adattabile l’elogio di preferenza fatto da 
Cicerone a Sulpixio. 

Quindi fo, che dopo aver giovato il Pubblico e co’ Configli legali , e colle Difefe 
teoretico-forenfi , e cogli eloquenti fenfàtiffimi Difcorfi , fu dalla MAESTÀ’ DEL SO- 
VRANO follevata con ottima fcelta all’onor della Toga, perchè aveffe un faggio, im- 
parziale , dotto , e provvido Miniftro delk fua Potenza Legislativa ed Efecutricc . Non 
ebbe Ella a durar fatica niuna per corrifpondere alle intenzioni , ed a’ difegni del , 

PRINCIPE, poiché vi fi trovava e per innato pendio, e per collume, e per illituzione 
comodamente portata . Non menziono il rifallo , che dalla di Lei prefenza ricevette k 
Vicaria Giuridizione delk Gran Corte: era quello un Tribunale troppo anguflo 

per 

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#( V. )* 


p»r l'ampiezza de’ rari di Lei talenti. Dimoi! rò qual’ e quanta foflé la robudezza della 
di Lei (àpienza nella ragguardevole carica di Consultore del Regno di Sicilia , 
del quale come fe avelie per lunghi anni ftudiate le Codituzioni ed Ufanze , fe ne fece 
Vindice gelofo , e ne applicò gli ftabilimenti con tanta faciliti e prontezza , che 
fernbrò a que’ Popoli, minuti difcernitori dell’Ottimo , di effer governati dal piò inten- 
dente loro Concittadino . E vie meglio in (inatta opinione fi confermarono quando nel 
difficile impegno della Vifita Generale videro 1’ E. V. cosi ben informata del fifico , 
economico, e politico della Nazione , che con giudiziolk franchezza (labiliva invariabili 
norme fu’ pubblici e privati rapporti . 

Non permife però la PROVVIDENZA, che noi gran tempo rimaneffimo privi del 
di Lei utiliffimo Cimitero - Promoflà all’impiego di Caporuota del S.R.C. , e della 
Regal Camera di S. Chiara, , provò ciafcuno con delle frequenti fperienze qual 
vanta ggiofa unione fia quella di un nobil Cuore con una mente a gran dovizia illumi- 
nata ; poiché nelle derilioni delle Caule private, nelle Confulte per ardui ed importanti 
affari efpofte al SOVRANO, nel fodenere il decoro di quella parte, di Tribunale foggetta 
alla di Lei prcfidenza , fi conobbe il grande de’ di lei fentimenti , il profondo della 
penetrazione, e l’imperturbabile de'giudizj. Tanto l’E. V. operava mentre che foddisfar 
dovea alla gelofa carica di Delegato della Regal Giuridizione , di cui per 
difimpegnar l’ efercizio. non è fufficiente un folo , qualora trafcurar non fi vegliano le 
parti piò intereflànti , Ma Ella con un portamento del tutto proprio ed originale , 
abolendo le. facilitò pregiudiziofe , (terminando, gl’intrighi deteftabili , e diligentemente 
guardando i confini del Sacerdozio e dell’ I mpero, in breve andar di giorni richia- 
mò quel Tribunale a,’ diritti e alle ingerenze della fua primiera idituzione , e fenza 
offendere per genio riformatore le giufte e lecite *immunitò della Chìeià , fiutò nel loro 
genuino afpetto i piò fodi principi della Pubblica Ragione. 

Ma la DIVINA FORZA DEL MERITO fpinfe 1’ E. V. ad occupare fra il giro di 
pochi giorni una Dignità , che per l’ordinario non fuol confeguirfi fe non dopo lungo e 
tediolo feorrer di anni. Gl’intereffi del Regal Patrimonio richiedeano la fomma di 
Lei abilitò nel Tribunal Supremo delle Finanze , Ivi fedendo gloriofamente da 
Capo redimi la depreffa difciplina, rinvigorì la trafeurata offervanza degli Anefti , rior- 
dinò la economia degl’ internili dicali , frappofe argini vigorofi alle ufurpazioni ed eforbi- 
tanze, e rilevò dalle antiche anguftie le Università’ del Regno , le quali venerano 
in V. E. il Supremo loro Tutore . Ma quel che maggiormente innalza il di Lei 
merito ad eminentiffimo grado , fi è la vada dottrina ed erudizione , con, cui nel Tri- 
bunale medefimo deciferando allo illante le piò inviluppate emergenze , maeffrevolmente 
vi adatta le leggi, e le ragioni di effe; per- cui le di Lei giudicature non altramente che 
le leggi fteffe veggonfi rifpettate ed efeguite.Ciò fa, che in Lei fi ammiri, il felice inge- 
gno di Pa pini ano ; alle cui rifpode fi arrefe tutta 1’ Antichitò , e preferitte furono 
da Teodosio il Giovine per ferme regole di giudicare nel Foro. Che s’i , Eccellen- 
tissimo Signore : permetta la di lei moderazione , che io quanto a ragion fi diffe 
di quel dottiffimo Magidrato, con egual ragione dica di Lei, effere veramente i' Afilo 

del 

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*( VI. )* 


del Gius , e il Ttfoto della Dottrina Legale: mi non poffo non aggiugnere, che s’ incon- 
tra nella E. V. una fcienza operofa , ed una cognizion perfetta di Storia, di Critica , di 
Diplomatica , per cui niuno al venerando di Lei cofpetto a ragionar fi appreffa lenza 
timore , e non ne ritorna lenza iftni2ioni utilillime . 

Chi peri crederebbe , che unte feriofe occupazioni punto non la diftraggano dalle 
altre Cure particolari , alle quali continuamente occorre con non dilli milc vigilanza nelle 
Supreme Giunte degli Abusi da togliersi , dell’Annona .... ? Ma con 
troppa temerai m’ innoltro nello immenfo pelago de’ di Lei pregi, che non poffono mai 
lodarli abballanza , fenza offufcame lo fplendore, e cimentare la di lei modedia . Vengo 
al mio propofito ; e dopo tutto ciò fupplicp V. E. a degnarli di giudicarmi . Da chi 
meglio doveva io fperar valevole protezione per quell’ Opera , fe non dalle Angolari doti 
che adomano la degniflima di Lei Perfona? A chi con maggior diritto doveali raccoman- 
dare la Guida delle Università’, fe non a Lei, che t»’è Guida viva , parlante , 
làlutevole , e continua ? A chi confecrare un Libro , il l’oggetto di cui è un ramo 
importante della giuridizion della Sommaria , fe non a Lei , che gloriofamente vi 
prefiede , e per effetto di piena intelligenza può , ad efclufione di ogni altro , con piò 
rifpettabile autorità commendarne il metodo , le notizie , e gli utili monumenti , che in 
effo contengonfi ? A chi finalmente , fe non al Luminare della Dottrina Legale , che col 
più fodo criterio difceroe dover?’ il Libro medefimo riputar necedàrio e profittevole 
a chiunque deftdera veder meda in pratica in rapporto alle Civili Comunanze del Regno 
la Gimtprudenxa Municipale ? Io dunque F offero coraggiólàmente al merito incomparabile 
di V. E,; e fon ficuro, che l’accoglierà con quella benigna ed amorevol dolcezza, eh’ è 
connaturale agli Animi Grandi. Altro io non ambifco , tranne l’onore di edere alcritto 
nel numero de’ di Lei fervi . E preganti umilmente 1 ’ ALTISSIMO , che felicemente la 
confervi al bene del Regno , alla gloria della Magistratura , al fodegno delle 
Lettere , allo fplendore delia di Lei Famiglia , Le fo profondifftma riverenza , e 
con fincer' offequio mi ripeto inviolabilmente, 

Pi V. E, 

Napoli 15. Decembre 1776. 


Umili/s, Divotifs. Servitore QJJervantifs. 
Vincenzo Manfredi . 


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Lorenzo Cervellino: Istruzione per la redazione del Catasto e il funzionamento delle Università: Homepage del testo trascritto.

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Testo online.
DIREZIONE
ovvero
GUIDA DELLE UNIVERSITÁ
di tutto il Regno di Napoli
per la sua retta amministrazione
del dottor
D. Lorenzo Cervellino
Tomo Primo
che contiene:
- Le Istruzioni, e Formule date dalla Regia Camera per la formazione dell'intero Castasto, e Onciario;
- et cetera.
In Napoli 1776.
Nella stamperia di Vincenzo Manfredi
Con licenza de’ superiori