A costo di attirarmi il malanimo dei palmesi non posso trattenermi dal tracciare uno schizzo storico di un passato che gli storici locali tentano di alterare, scongiurare, ridimensionare. Ancora nel Seicento Palmi, detto nella carte dell'epoca "terra", era un Casale di Seminara, insieme ad altri quattro Casali: Sant'Anna, Barritteri, Pesolo, Sant'Opalo. Gli ultimi due sono scomparsi e se ne è persa la memoria. Barritteri e Sant'Anna sono tuttora frazioni di Seminara con Barritteri che ha un certo sviluppo, mentre il resto del territorio comunale è in netto declino. Palmi si è staccato da Seminara a partire dal Seicento e con il tempo si è sviluppata una rivalità che ha lasciato tracce ancora oggi. Che io sappia, non esiste un'accurata descrizione storica del processo di separazione. Riuscire a ricostruire esattamente come sono andate le cose potrebbe essere cosa interessante ed utile. Ma invece un deprecabile campanilismo porta i dotti locali ad ignorare in genere la filiazione da Seminara passando direttamente all'antica Taureana ed ancora oltre.
Per quanto riguarda i tempi odierni trovo deprecabile il progressivo spopolamento dei paesi interni, i cui abitanti convergono su Palmi, dove crescono i valori immobiliari e si creano fenomeni di congestione che fanno di Palmi un pretensioso paesotto che ha perso il fascico tipico dei piccoli centri dove potrebbe essere piacevole vivere e superiore la qualità della vita, se i politici e gli amministratori locali fossero all'all'altezza del loro compito, realizzando le necessarie sinergie ed abbandonando gli stupidi egoismi municipali. Ma qui andiamo a toccare la politica calabrese, per la quale ho concepito un apposito blog.
Qui di seguito invece intendo offrire una selezione di immagini a carattere miscellaneo con riserva di passare poi a sezioni monografiche.
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L'immagine si riferisce alla Stazione ferroviaria della Calabro-lucano. Un sistema di littorine che viaggiavano a velocità ridotta su binario a scartamento ridotto univa Gioia Tauro a Sinopoli, passando per Palmi. E' rimasto attivo di questa tratta solo qualche collegamento fra Palmi e Gioia. I binari da Palmi a Sinopoli sono in abbandono e vengono coperti da fogliame e terra, quando non usurpati del tutto. Al trasporto su rotaia che altrove torna in auge si è sostituito il trasporto su gomma con i problemi che ciò comporta. Il "progresso" in Calabria avviene al rovescio. L'altra tratta va da Gioia Tauro a Cinquefrondi. Se ho ben letto e se non ricordo male, nella progettazione iniziale si era pensato ad un sistema di comunicazione circolare. Il binario è unico e da quando io ricordo non è mai stato incrementato. Si è avuta una lenta e progressiva cessazione del servizio.
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Per quanto riguarda i tempi odierni trovo deprecabile il progressivo spopolamento dei paesi interni, i cui abitanti convergono su Palmi, dove crescono i valori immobiliari e si creano fenomeni di congestione che fanno di Palmi un pretensioso paesotto che ha perso il fascico tipico dei piccoli centri dove potrebbe essere piacevole vivere e superiore la qualità della vita, se i politici e gli amministratori locali fossero all'all'altezza del loro compito, realizzando le necessarie sinergie ed abbandonando gli stupidi egoismi municipali. Ma qui andiamo a toccare la politica calabrese, per la quale ho concepito un apposito blog.
Qui di seguito invece intendo offrire una selezione di immagini a carattere miscellaneo con riserva di passare poi a sezioni monografiche.
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