mercoledì, settembre 12, 2018

bia-2: L. Cervellino, Direzione ovvero Guida delle Università di tutto il Regno, Tomo Primo, Napoli 1776.

Home. IA. n1. ↔ n4.
Testo online.
DIREZIONE
ovvero
GUIDA DELLE UNIVERSITÁ
di tutto il Regno di Napoli
per la sua retta amministrazione
del dottor
D. Lorenzo Cervellino
Tomo Primo
che contiene:
- Le Istruzioni, e Formule date dalla Regia Camera per la formazione dell'intero Castasto, e Onciario;
- et cetera.
In Napoli 1776.
Nella stamperia di Vincenzo Manfredi
Con licenza de’ superiori

bia-3: L. Cervellino, Direzione ovvero Guida delle Università di tutto il Regno, Tomo Secondo, Napoli 1776.

Home. IA. n2. ↔ n4.
Testo online: B
DIREZIONE
ovvero
GUIDA DELLE UNIVERSITÁ
di tutto il Regno di Napoli
per la sua retta amministrazione
del dottor
D. Lorenzo Cervellino
Tomo Secondo
che contiene:
- Le Istruzioni, e Formule date dalla Regia Camera per la formazione dell'intero Castasto, e Onciario;
- et cetera.
In Napoli 1776.
Nella stamperia di Vincenzo Manfredi
Con licenza de’ superiori

bia-1: N. Falcone, Biblioteca storica topografica delle Calabrie, Napoli 1846.

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Testo online: B - C -
BIBLIOTECA
STORICA TOPOGRAFICA DELLE CALABRIE
dell’Avv. Niccola Falcone
da Verrino
Seconda Edizione Accresciuta e Corretta
con Appendice
Napoli
Dalla Tipografia del Poliorama Pittoresco
Strada Monte di Dio a Pizzofalcone, n. 49.
1846

Biblioteca Digitale sulla Calabria Ultra: Homepage.

B. → n. 1 -
Internet Archive.
Sono qui raccolti titoli che già si trovano o via via appaiono sulla Calabria Ultra nel sito di pubblico dominio Internet Archive: davvero una miniera di volumi ed edizioni altrimenti introvabili. La lettura è comodamente accessibile online. Ma anche in altri Archivi Digitali. Ne faremo eventualmente estratti per le parti che interessano più direttamente e specificamente le nostre ricerche. Qui con una serie numerata sono riuniti i titoli di interesse, in modo che una volta individuati, li si possa rapidamente richiamare, leggere, utilizzare tranquillamente, giacché - come detto - trattasi di pubblico dominio. L'ordine della numerazione e successione è del tutto casuale. Il link rinvia a un singolo post del blog, dove si trova una descrizione più analitica, con eventuali estratti, o riunione delle diverse edizioni o di diverse digitalizzazioni, e si accede quindi alla consultazione diretta su Internet Archive o su altri archivi digitali. Si tratta di un patrimonio digitale in crescita e per questo da esplorare costantemente.

1. Niccola Falcone, Biblioteca storica topografica delle Calabrie, Napoli 1846. →fb.
2. Lorenzo Cervellino, Guida delle Università di tutto il Regno, Tomo Primo, Napoli 1776. →fb/c.
3. Lorenzo Cervellino, Guida delle Università di tutto il Regno, Tomo Secondo, Napoli 1776. →fb.
4. Dizionario della leggi del Regno di Napoli,  IA → Tomo Primo, Napoli 1788. →fb.
4.3 Tomo terzo.  
5. Dizionario di erudizione storico ecclestiastica, 1802-1803, di Gaetano Moroni Romano, links in IA: Vol. I: Indice Generale Alfabetico, Venezia 1878/A. - Vol. II: Indice: C - Vol. III: Indice: E - Vol. IV: Indice/I  - Vol. V: Indice/O -  Indice Voci: I: - I: Aba - II: Ame/Amelia - III: Arc/Arciprete - IV: Baa/Baaniti - V: Ben/Benedetto - VI: Bon/Boncompagni - VII: Cam/Camera - VIII: - IX: Cap - X: Car - XI: Cav/Cavalchini - XII: C/Chi/ St. Cosma e Damiano - XIII: Chi - XIV: Civ/Civitavecchia - XV: Col/Colori: - XVI: Con/Conclavisti - XVII: Con/Consalvi - XVIII: C: Costantinopoli - XIX: Cro/Crosso - XX: - XXI: - XXII: Era/Era - XXIII: Fag/Faggio - XXIV: F/Fermo - XXV: Fir/Firenze - XXVI: - XXVII: Fra/Francia - XXVIII: Fru/Frumenzio - XXIX: - XXX: - XXXI: - XXXII: Gov/Governatore - XXXIII: - XXXIV: Imm/Immagine - XXXV: - XXXVI: - XXXVII: Jub/Jube - XXXVIII: - XXXIX: Lis/Lisia - LX: L/Lun  - LXI: Mac/Macerata - LXII: Mag/Magonza - XLIII: - XLIV: - XLV: Met/Metz - XLVI: - LVII:  - XLVIII: Nic/Nicolò - XLIX: Omb/Ombrellino  - L: - LI: Pal/Palazzo Spada - LII: - LIII: Pie/Pienza - LIV: Pod/Podlachia  - LV: Pov/Povero LVI: - LVII: Ref/Referendari - LVIII: - LIX - LX: - LXI: Sal/Salvatore - LXII: Svi - LXIII:  Scr/Scrittori sagri - LXVI: Sid/Sidone - LXVII: Sir/Siria - LVIII: - LXIX: Spo/Spogli ecclesiastici - LXXII: - LXXIII: Tar/Tarugi  - LXXVI: Tiv/Tivoli - LXXVII: Tol/Tolomei - LXXVIII: Tor/Torrecremata - LXXX: Tre/Treveri - LXXXI: - LXXXII: - LXXXIII: Uge/Ugento -  LXXXIV: Uni/Università - LXXXVII: Urg/Urgel -  XCL: - XCI: Ven/Venezia - XCIII: Ven/Venezia - XCV: Ver/Verona - C: Vie/Vienna - CI: - CII: - CIII: Viv/Viviers -
6. Rerum Italicarum Scriptores. Raccolta degli storici italiani, dal cinquecento al millecinquecento, ordinara da L.A.Muratori, nuova edizione di Giosuè Carducci etc. - Indice Alfabetico - Tomi: - t. VI pt III: Liber de obsidiome Ancone - VIIIXII - XIII - t. XIII pt III - T. XVIII p. I,V, IV, I: Corpus chronicorum Bononiensium t. XVI pt III - t. XVII pt III: Cronicon parvum ripaltae -

lunedì, settembre 10, 2018

Bibliografia antica e moderna sul Catasto Onciario.

Internet Archive.
La selezione che segue è causuale ed è tratta dalla rete. Il testo iniziale di riferimento è dato qui accanto: Direzione, ovvero Guida delle Università di tutto il regno di Napoli per la sua retta amministrazione ... composta dal dottor Lorenzo Cervellino, Napoli 1756,, e vi si accede alla lettura integrale in Internet Archive.

mercoledì, settembre 05, 2018

Per una rivisitazione critica del "brigantaggio”.


Enzo Ciconte, La grande mattanza. Storia della guerra al brigantaggio, Laterza Editori, Bari 2018, pp. 278, € 20,00.

L’autore tratta del brigantaggio, cui si riconducono i tre conflitti del 1799, del 1806-1812 e del 1860-1870, come di vera e propria guerra civile, anche se innestantesi su un “sottofondo” di criminalità comune (spesso adornata di romanticismo) ma in cui prevalgono ragioni religiose, politiche e socio-economiche. Mentre la narrazione ufficiale del brigantaggio, a cominciare dalla circolare Ricasoli del 24 agosto 1861, può riassumersi in tre parole: depoliticizzare, minimizzare e criminalizzare il nemico, cioè il brigante. Cui non è riconosciuti il carattere (né diritti) dell’hostis, ma è latro e quindi criminale. E se ne nega così il carattere “pubblico” e politico che costituisce la scriminante tra nemico e criminale, come scritto già nel Digesto (L,16,118).
Ciconte si interroga specialmente sui militari incaricati della repressione  “Chi sono gli uomini che hanno dato la caccia ai briganti? da dove provengono? Dal Piemonte e da altre regioni del Nord o ci sono anche meridionali che imbracciano il fucile in una lotta fratricida che ha i caratteri d’una guerra civile?”, onde prosegue “In primo piano ci saranno coloro che hanno guidato ed effettuato la grande repressione. Sono loro i protagonisti assoluti. È di loro che parla questo libro, sia quando guidano la caccia, ordinano fucilazioni, saccheggi, stragi ed incendi, imprigionano e perseguitano parenti e familiari dei briganti”; nonchè sui conflitti “briganteschi” hanno, in tutti i casi, anche il carattere di lotte sociali tra cafoni, per lo più legati ai Borboni, e galantuomini (borghesi) prima “giacobini” e poi liberali.
L’autore si chiede, data la frequenza e la ripetitività delle azioni repressive se queste “sono atti individuali di uomini particolarmente feroci o sono la spia di un modo d’intendere la repressione che coinvolge in una medesima e condivisa cultura i vertici militari e anche le autorità politiche di governo, locale e nazionale?”
La risposta che può dare il recensore è che in, tutti e tre i conflitti, il carattere “assoluto” della guerra, teorizzata da Clausewitz, e particolarmente evidente in quelle partigiane, fa si  che le parti in lotta  non applichino né i temperamenti derivanti dal riconoscimento al nemico del carattere di justus hostis, né le garanzie di una legalità (nullum crimen sine lege, giusto processo e così via) garantite al criminale.
In sostanza nessuna norma interviene a limitare la violenza e l’ “irregolarità” del confronto. Quando questa c’è, viene per lo più violata dalle stesse autorità militari incaricate della repressione, come attesta Ciconte.
In sintesi il brigantaggio è stato, il contrario della guerra nei merletti (guerre en dentelles) di westfaliana memoria, e “l’avanguardia” delle guerre parigiane che il XX secolo (ma anche il XXI) ha praticato intensamente, come  scrive Carl Schmitt nella Theorie des partisanen.
Teodoro Klitsche de la Grange

domenica, settembre 02, 2018

Francescantonio Grimaldi: Riflessioni sopra l'Ineguaglianza fra gli uomini: Homepage.

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Testo online: I.A.
Francescantonio Grimaldi

Riflessioni
sopra l'ineguaglianza
fra gli uomini

Parte I
Dii immortales! homini homo quid praestat!*
Terent. Eunuch.

In Napoli MDCCLXXIX.
Presso Vincenzo Mazzola-Vocola
Impressore di Sua Maestà (D.G.)

Con licenza de' Superiori.

 * Dio immortale! Quanto ci corre da uomo a uomo!
– La pagina successiva (vedi online) contiene in caratteri greci la nota massima:
«Conosci te stesso», sulla quale una spiegazione si trova in Wikipedia.

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Estratti dagli Annali Civili del Regno delle Due Sicilie: 1. Della manifattura della seta ne' reali domini di qua del faro (1833)

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Fasc. V: sett-ott 1833.


DELLA MANIFATTURA DELLA SETA
NE' REALI DOMINI DI QUA DEL FARO

in:

Annali civili del Regno delle Due Sicilie

Vol. III
Fascicolo V
settembre ottobre 1833

pp. 44-51.

p. 44


p. 45
p. 46
p. 47
p. 48
p. 49
p. 50
p. 51

Estratti dagli Annali Civili del Regno delle Due Sicilie: Homepage.

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Fonte: testo online.

Siamo nell'anno 1833. Ed esce in quest'anno il primo volume di questi Annali che distano da noi 186 anni. Il metodo scientifico vuole che si ricostruisca il clima dell'epoca, la politica, il governo, e quanto altro. Ma questa operazione non la faremmo oggi nel 2018 dove per la cultura dominante il termine "borbonico" ha cattiva stampa e cattiva fama. È venuta l'Italia dei Piemontesi e tutto quello che vi era prima altro non doveva essere che negatitività. Per essere felici i nostri avi dovevano aspettare Garibaldi. Ci hanno lasciato un radioso avvenire. Dove mi trovo, a Seminara, basta affacciarsi per vedere ancora oggi, dopo un secolo, i segni dell'ultimo terremoto. Insomma, la felicità che i Piemontesi ci hanno portato io non riesco a coglierla. Quindi, accingendomi a un programma di edizione di estratti da una rivista borbonica credo che il metodo migliore di pubblicazione e di lettura sia quello di incominciare a leggere i testi per quello che sono e per quello che dicono, e solo leggendoli, induttivamente, andare a cercare tutto ciò che occorre per comprendere cose di oltre due secoli fa, senza farci irretire dai pregiudizi e dalle ideologie del presente.

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